Título : | La Guerra dei Poveri | Tipo de documento: | texto impreso | Autores: | Nuto Revelli, Autor | Mención de edición: | 1ª | Editorial: | Turín [Italia] : Giulio Einaudi editore, s.p.a. | Fecha de publicación: | 1977 | Número de páginas: | 164 p | Dimensiones: | 18 cm | Idioma : | Italiano (ita) | Clasificación: | :Italiano:Literatura:Lecturas Originales
| Etiquetas: | guerra batalla drama militares fascismo | Resumen: | “Una certezza ci spinge a pagare di persona: che questa è l’ultima guerra per un mondo migliore”, dice il partigiano Nuto Revelli. Ma prima dell’esperienza di lotta in montagna c’è la campagna di Russia. Revelli nel 1942 è con gli Alpini che affiancano la Wehrmacht nella crociata antibolscevica.
Il giovane, classe 1919, al fronte scopre sulla sua pelle il bluff militare del regime di Mussolini che aveva esaltato l’Italia come grande potenza militare; non c’è la dovuta organizzazione, molte bombe non esplodono, le attrezzature non sono adeguate a una guerra in pianura. Nelle retrovie Nuto vede enormi quantità di mezzi che sono oggetto di attività illegali, in un clima di diffusa connivenza, mentre nelle prime linee ai soldati manca quasi tutto. Nella tremenda ritirata quello di Revelli è tra i pochi battaglioni ancora in forze e in grado di affrontare i Russi ogni volta che si deve spezzare l’accerchiamento. I Tedeschi sono feroci e arroganti con gli Italiani. |
La Guerra dei Poveri [texto impreso] / Nuto Revelli, Autor . - 1ª . - Turín (Italia) : Giulio Einaudi editore, s.p.a., 1977 . - 164 p ; 18 cm. Idioma : Italiano ( ita) Clasificación: | :Italiano:Literatura:Lecturas Originales
| Etiquetas: | guerra batalla drama militares fascismo | Resumen: | “Una certezza ci spinge a pagare di persona: che questa è l’ultima guerra per un mondo migliore”, dice il partigiano Nuto Revelli. Ma prima dell’esperienza di lotta in montagna c’è la campagna di Russia. Revelli nel 1942 è con gli Alpini che affiancano la Wehrmacht nella crociata antibolscevica.
Il giovane, classe 1919, al fronte scopre sulla sua pelle il bluff militare del regime di Mussolini che aveva esaltato l’Italia come grande potenza militare; non c’è la dovuta organizzazione, molte bombe non esplodono, le attrezzature non sono adeguate a una guerra in pianura. Nelle retrovie Nuto vede enormi quantità di mezzi che sono oggetto di attività illegali, in un clima di diffusa connivenza, mentre nelle prime linee ai soldati manca quasi tutto. Nella tremenda ritirata quello di Revelli è tra i pochi battaglioni ancora in forze e in grado di affrontare i Russi ogni volta che si deve spezzare l’accerchiamento. I Tedeschi sono feroci e arroganti con gli Italiani. |
| |