Título : | Il Gioco del Rovescio | Tipo de documento: | texto impreso | Autores: | Antonio Tabucchi, Autor | Mención de edición: | 6ª | Editorial: | Milano [Italia] : Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano | Fecha de publicación: | 1995 | Colección: | Universale Economica Feltrinelli | Número de páginas: | 176 p | Dimensiones: | 20 cm | ISBN/ISSN/DL: | 978-88-07-81174-6 | Idioma : | Italiano (ita) | Clasificación: | :Italiano:Literatura:Lecturas Originales
| Resumen: | È vero, raccontare è un gioco e io, lo ammetto, amo molto giocare. Il gioco mi ha sempre tentato; ma in questo momento il gioco che più mi tenta è quello del Rovescio. E gli altri giochi che esso si porta appresso, naturalmente. Perché ci sono svariati giochi in questo libro, tutto sta nel lasciarsi tentare. Ma quello che importa è che tutte le sue variazioni, tutte le sorprese, i rischi e le audacie aprono strade che si dirigono verso un obiettivo finale, verso l’individuazione di un’unità contraddittoria. Inquietano e allarmano. Seducono. Sono illuminazioni che portano alla scoperta più profonda o più sottile, e che ci possono lasciare davanti a una bicicletta – personaggio che, carico di passato e di mistero, attraversa I pomeriggi del sabato – oppure condurci sull’orlo di un volto esorcizzato: un buco ritagliato in una fotografia. Detto questo, e di fronte a tutto il resto che questo libro mi offre, trovo conferma a una vecchia convinzione: che non c’è gioco gratuito neppure nei giochi dei bambini, che sono cose fin troppo serie, come gli psicologi insegnano. |
Il Gioco del Rovescio [texto impreso] / Antonio Tabucchi, Autor . - 6ª . - Milano (Via Andegari, 6, 20121, Italia) : Giangiacomo Feltrinelli Editore Milano, 1995 . - 176 p ; 20 cm. - ( Universale Economica Feltrinelli) . ISBN : 978-88-07-81174-6 Idioma : Italiano ( ita) Clasificación: | :Italiano:Literatura:Lecturas Originales
| Resumen: | È vero, raccontare è un gioco e io, lo ammetto, amo molto giocare. Il gioco mi ha sempre tentato; ma in questo momento il gioco che più mi tenta è quello del Rovescio. E gli altri giochi che esso si porta appresso, naturalmente. Perché ci sono svariati giochi in questo libro, tutto sta nel lasciarsi tentare. Ma quello che importa è che tutte le sue variazioni, tutte le sorprese, i rischi e le audacie aprono strade che si dirigono verso un obiettivo finale, verso l’individuazione di un’unità contraddittoria. Inquietano e allarmano. Seducono. Sono illuminazioni che portano alla scoperta più profonda o più sottile, e che ci possono lasciare davanti a una bicicletta – personaggio che, carico di passato e di mistero, attraversa I pomeriggi del sabato – oppure condurci sull’orlo di un volto esorcizzato: un buco ritagliato in una fotografia. Detto questo, e di fronte a tutto il resto che questo libro mi offre, trovo conferma a una vecchia convinzione: che non c’è gioco gratuito neppure nei giochi dei bambini, che sono cose fin troppo serie, come gli psicologi insegnano. |
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