Título : | Le Commedie di Dario Fo III : Grande Pantomima con Bandiere e Pupazzi Piccoli e Medi. L'Operaio conosce 300 Parole il Padrone 1000 per questo Lui è il Padrone. Legamí Pure che tanto io Spacco tutto lo Stesso | Tipo de documento: | texto impreso | Autores: | Dario Fo, Autor | Mención de edición: | 4ª | Editorial: | Turín [Italia] : Giulio Einaudi editore, s.p.a. | Fecha de publicación: | 1975 | Colección: | Gli Struzzi num. 78 | Número de páginas: | 224 p | Dimensiones: | 20 cm | ISBN/ISSN/DL: | 978-88-06-04279-0 | Idioma : | Italiano (ita) | Clasificación: | :Italiano:Literatura:Cuentos, historias cortas, fábulas :Italiano:Literatura:Teatro
| Resumen: | Attore e autore teatrale italiano.
Dopo gli studi all’Accademia di Brera e le prime prove di teatro-cabaret (Il dito nell’occhio, 1953), ha scritto, diretto e interpretato testi in cui si fondono felicemente umorismo paradossale, comicità clownesca (derivata dalla tradizione popolare giullaresca e dalla Commedia dell’Arte) e satira politica: Settimo: ruba un po’ meno (1964), Morte accidentale di un anarchico (1971), Ci ragiono e canto (1972), Non si paga, non si paga (1974).
Per i suoi monologhi (da Mistero buffo, 1969 e successivamente ampliato, a Johan Padan a la Descoverta de le Americhe, 1991, e Ruzante, 1995) ha inventato una vera e propria lingua, il grammelot, creativo ibrido dei diversi dialetti dell’Italia settentrionale.
Nei testi successivi ha attenuato l’impronta militante, rivitalizzando la vena comico-farsesca delle prime prove: Quasi una donna-Elisabetta (1985), Il Papa e la strega (1990), Il diavolo con le zinne (1997).
Parallelamente, ha sviluppato un’ampia riflessione sul proprio lavoro che va dal Manuale minimo dell’attore (1987) alla raccolta di articoli, interviste e fogli sparsi di Fabulazzo (1992).
Sempre alla ribalta anche nell’impegno politico e nel sociale, in Il mondo secondo Fo (2007) ripercorre con l’ironia e l’irriverenza di sempre le sue avventure artistiche e civili.
Nel 2017 esce postumo per Guanda il romanzo Il Barbarossa e la beffa di Alessandria.
Nel 1997, a conferma del successo internazionale dei suoi testi, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Muore la notte tra il 12 e il 13 ottobre 2016. |
Le Commedie di Dario Fo III : Grande Pantomima con Bandiere e Pupazzi Piccoli e Medi. L'Operaio conosce 300 Parole il Padrone 1000 per questo Lui è il Padrone. Legamí Pure che tanto io Spacco tutto lo Stesso [texto impreso] / Dario Fo, Autor . - 4ª . - Turín (Italia) : Giulio Einaudi editore, s.p.a., 1975 . - 224 p ; 20 cm. - ( Gli Struzzi; 78) . ISBN : 978-88-06-04279-0 Idioma : Italiano ( ita) Clasificación: | :Italiano:Literatura:Cuentos, historias cortas, fábulas :Italiano:Literatura:Teatro
| Resumen: | Attore e autore teatrale italiano.
Dopo gli studi all’Accademia di Brera e le prime prove di teatro-cabaret (Il dito nell’occhio, 1953), ha scritto, diretto e interpretato testi in cui si fondono felicemente umorismo paradossale, comicità clownesca (derivata dalla tradizione popolare giullaresca e dalla Commedia dell’Arte) e satira politica: Settimo: ruba un po’ meno (1964), Morte accidentale di un anarchico (1971), Ci ragiono e canto (1972), Non si paga, non si paga (1974).
Per i suoi monologhi (da Mistero buffo, 1969 e successivamente ampliato, a Johan Padan a la Descoverta de le Americhe, 1991, e Ruzante, 1995) ha inventato una vera e propria lingua, il grammelot, creativo ibrido dei diversi dialetti dell’Italia settentrionale.
Nei testi successivi ha attenuato l’impronta militante, rivitalizzando la vena comico-farsesca delle prime prove: Quasi una donna-Elisabetta (1985), Il Papa e la strega (1990), Il diavolo con le zinne (1997).
Parallelamente, ha sviluppato un’ampia riflessione sul proprio lavoro che va dal Manuale minimo dell’attore (1987) alla raccolta di articoli, interviste e fogli sparsi di Fabulazzo (1992).
Sempre alla ribalta anche nell’impegno politico e nel sociale, in Il mondo secondo Fo (2007) ripercorre con l’ironia e l’irriverenza di sempre le sue avventure artistiche e civili.
Nel 2017 esce postumo per Guanda il romanzo Il Barbarossa e la beffa di Alessandria.
Nel 1997, a conferma del successo internazionale dei suoi testi, è stato insignito del Premio Nobel per la Letteratura.
Muore la notte tra il 12 e il 13 ottobre 2016. |
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